Senigallia
Senigallia non è una semplice località balneare nata nei primi anni del secolo scorso. Le sue radici affondano più indietro nella storia, infatti fu la prima colonia dei Galli, Sena Gallica, affacciata sull’Adriatico: da qui il suo nome. La sua storia profuma di vento di mare che si è insinuato lungo le strade dando vita alla città che è ora.
Dalla punta più esposta del molo di Levante dove la Penelope di Senigallia attende davanti alle onde che Ulisse ritorni, si prosegue il attraverso il centro storico e le sue bellezze da ammirare con calma.
Passeggiare sotto i lunghissimi Portici Ercolani che costeggiano il Fiume Misa quando il tramonto tinge il cielo di toni rossi e arancio.
Poi Palazzo del Duca e l’antistante Rocca Roveresca che raccontano la ricchezza e la potenza della famiglia Della Rovere, fino allo stupore della Chiesa della Croce: un tripudio di oro e arte barocca.
Poco fuori dalla città il complesso monumentale della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, con a fianco l’omonimo convento, dove all’interno del chiostro è possibile ritrovare pace e serenità.
La cosa che più stupisce chi visita le Marche è la sua profonda diversità. Un litorale lunghissimo con spiagge setose e acque limpide, per risalire verso le prime colline che si affacciano sulla costa e inoltrarsi nell’entroterra dove ogni tanto in mezzo alla natura più rigogliosa spuntano fuori mura merlate dei castelli o torrette di avvistamento.
Dalla punta più esposta del molo di Levante dove la Penelope di Senigallia attende davanti alle onde che Ulisse ritorni, si prosegue il attraverso il centro storico e le sue bellezze da ammirare con calma.
Passeggiare sotto i lunghissimi Portici Ercolani che costeggiano il Fiume Misa quando il tramonto tinge il cielo di toni rossi e arancio.
Poi Palazzo del Duca e l’antistante Rocca Roveresca che raccontano la ricchezza e la potenza della famiglia Della Rovere, fino allo stupore della Chiesa della Croce: un tripudio di oro e arte barocca.
Poco fuori dalla città il complesso monumentale della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, con a fianco l’omonimo convento, dove all’interno del chiostro è possibile ritrovare pace e serenità.
La cosa che più stupisce chi visita le Marche è la sua profonda diversità. Un litorale lunghissimo con spiagge setose e acque limpide, per risalire verso le prime colline che si affacciano sulla costa e inoltrarsi nell’entroterra dove ogni tanto in mezzo alla natura più rigogliosa spuntano fuori mura merlate dei castelli o torrette di avvistamento.
Arcevia
Un complesso medievale arroccato sul Monte Cischiano, composto da ben 9 castelli: Avacelli, Castiglioni, Palazzo, Caudino, Piticchio, Montale, San Pietro, Loretello e Nidastore.
Corinaldo
Patria di leggende come quella di Scuretto, è uno dei Borghi più belli d’Italia avvolto da mura costruite nel 400 e percorribili a piedi. Non perdere il Santuario di Santa Maria Goretti, la scalinata della Piaggia dove proprio a metà c’è il Pozzo della Polenta, dove ogni anno rivive l’omonima contesa.
Offagna
Una vera immersione nel Medioevo proprio in mezzo alle colline della Terra dei Castelli, la maestosa Rocca medievale svetta incontrastata. Luogo dove il tempo si è fermato e sembra ancora di sentire le trombe squillare per far passare i cavalieri lungo il ponte levatoio.
Urbino
Non si può dire di aver fatto una vacanza nelle Marche senza aver visitato la città di Raffaello, Patrimonio mondiale UNESCO e Museo all’aria aperta: Urbino si apre alla scoperta del Rinascimento a chiunque voglia varcare i famosi torricini d’ingresso.
Gradara
Camminare lungo le stradine di questo borgo antico è un vero salto nel passato. Il paese ospita lo splendido castello dove si consumò il funesto amore di Paolo e Francesca, da rivivere lungo i saloni e le stanze.
San Leo
Salire alla Rocca di per dominare dall’alto tutto il Montefeltro fino al mare. Una vista impareggiabile, una fortezza severa dove trascorse i suoi ultimi giorni l’enigmatico alchimista Alessandro conte di Cagliostro.